Parlando di alimentazione ci si imbatte in credenze e dogmi che spesso ci allontanano da quello che è l’obiettivo primario della nutrizione: perseguire e salvaguardare lo stato di salute. Quando mettiamo qualcosa nel nostro piatto, dovremmo essere coscienti che non stiamo semplicemente rispondendo ad un bisogno, ma che ci apprestiamo a compiere un’azione importante per il nostro equilibrio psico-fisico. L’alimentazione, infatti, si ripercuote significativamente sulla vita lavorativa e di relazione di ciascuno di noi, poiché il cibo è la chiave per vivere meglio e in modo sano, grazie a scelte alimentari inclusive e consapevoli anziché esclusive.
La visita dietologica prevede un colloquio con il paziente volto a raccogliere l’anamnesi generale (storia medica del paziente) e l’anamnesi alimentare (rilevazione dell’introito alimentare quantitativo e qualitativo). Successivamente si passa alla misurazione dei parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenza vita, addome e fianchi), alla valutazione dell’Indice di Massa Corporea (BMI) e alla rilevazione della composizione corporea (massa magra e massa grassa) tramite l’uso della bioimpedenziometria (BIA).
Dopo il colloquio con il paziente, l’analisi dei parametri antropometrici raccolti e quella degli esami ematochimici più recenti, verrà predisposto un piano alimentare personalizzato.
Il calendario delle visite successive verrà stabilito in base alle necessità individuali.
Le visite nutrizionali sono consigliate anche ai pazienti che non presentino particolari patologie: